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Abbiamo già introdotto nel corso di precedenti approfondimenti, il tema dell’importanza dei giochi didattici come strumenti di apprendimento in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, tra questi abbiamo analizzato nel dettaglio lo strumento “Gioco di Ruolo” che consiste, come già visto, nell’interpretazione di determinati ruoli all’interno di un particolare ipotetico contesto lavorativo.

Vediamo di seguito l’utilizzo dello strumento didattico della simulazione e la sua importanza nella fase di apprendimento.
Una simulazione, rispetto ad un “Roleplaying”, è uno strumento più complesso ed articolato che può essere elaborato e sviluppato sia in modo teorico, che pratico.
Nella didattica moderna esistono sostanzialmente tre tipi diversi di simulazioni:

  1. le simulazioni simboliche, che sono quelle che più sono affini alla modalità di apprendimento tradizionale. In esse non si fa esperienza di una realtà, ma di simboli.
  2. Ci sono poi le simulazioni ibride in cui, accanto ad un elemento di esperienza persistono simboli.
  3. Le simulazioni esperienziali che sono le più innovative, in quanto ci permettono di operare, di agire in situazioni di emulazione della realtà e sulle quali più ci concentreremo nel presente approfondimento.

La didattica tradizionale non sfrutta la modalità di apprendimento chiamata “percettivo-motoria” attraverso cui non si opera sui simboli ma sulla realtà, non si opera all’interno della propria mente ma all’esterno con la percezione e con l’azione. Al contrario nelle simulazioni esperienziali si ripetono ciclicamente percezione e azione, si prova e riprova e la conoscenza emerge in questa forte esperienza.

In pochi contesti come nell’ambito della sicurezza, la simulazione di tipo esperienziale, assume un ruolo fondamentale ed innovativo; attraverso la creazione e la interpretazione di uno scenario prestabilito dal formatore, i destinarti dell’apprendimento possono vivere in prima persone ed in maniera diretta, una situazione lavorativa, e si trovano quindi a dover gestire aspetti pratici, a valutarne le conseguenze ed a dover prendere decisioni critiche in poco tempo; senza che questo comporti nella realtà effetti significativi.

Un esempio classico è la simulazione della prova di emergenza e di evacuazione; un momento in cui l’intera popolazione aziendale prende parte ad una simulazione più o meno realistica. Attraverso la realizzazione di uno scenario più o meno articolato, è possibile far vivere direttamente alle persone coinvolte nell’apprendimento, una situazione complessa e ricca di variabili difficilmente prevedibili, elaborando poi in un secondo momento difficoltà e problematiche emerse nel corso dell’esercitazione.

È compito del formatore quindi riuscire a far emergere, in uno spazio di tempo successivo, le nozioni e le conoscenze presenti nel puro spazio simulativo, rielaborandole a tavolino e studiandone meccanismi e soluzioni.
Essenziale è l’analisi di ciò che è accaduto: la simulazione ci permette di inserire il modello proposto nel campo dell’esperienza.
I giochi di ruolo usati nella didattica applicata alla sicurezza sui luoghi di lavoro, sono uno strumento utile per accrescere la consapevolezza e potenziare l’analisi da parte dei partecipanti delle situazioni reali e per fare in modo che prendano confidenza con i ruoli, gli obiettivi, i punti di vista e le posizioni delle persone con cui avranno a che fare sul campo.

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